Messaggio per Matteo Rafiki,da Matteo Rafiki. Una Siri sensuale e precisa scandisce con innegabile sicurezza parole che non avrei mai pensato di ricevere.
E’ il 18 luglio 2017,un caldo africano impone ciavatte e infradito come must dell’estate cittadina,la canotta è tornata a far la padrona nelle vie del centro,le donne hanno rilanciato ventagli e ombrellini rendendo luoghi off limits,come il Quadraro e S.Basilio,grottesche accozzaglie di tamarri e shampiste, atteggiate a borghesia londinese delle domeniche di festa.
Io sono a casa,rigorosamente in boxer e sono appena tornato dalla cerimonia della mia specializzazione.Via la camicia ,via i pantaloni e i calzini,appesi all’ingresso come stessi per entrare in piscina.E invece no, siamo qui,io e tua madre,a pensare a come sopravvivere, e a come fare ad andare al matrimonio di Silvia e Stefano, tra 3 giorni, con 40° e tua madre in lievitazione pronta da buona matrioska a tirar fuori una piccola sè da un momento all’altro.
Il messaggio dice:”Ciao cazzone..sono io,ossia tu,oggi è il 18 luglio 2028,tu non lo sai,ma ti indebiterai fino alle orecchie per comprare il tuo iPhoneJesus. Bè quello che tu ancora chiami telefono,sarà in grado di inviare messaggi nel passato e nel futuro. Solo un messaggio, a dire il vero, nel passato e solo uno nel futuro. C’è chi ha deciso di diventare ricco,chi ha scommesso fortune,chi ha evitato incidenti,chi ha vissuto un momento che aveva perduto per sempre e chi ha inviato il messaggio senza contenuto sbagliando a digitare sulla tastiera.Tu sceglierai di tornare ad oggi,al giorno della tua specializzazione,al giorno in cui hai visto tua moglie con la pancia che ti guardava orgogliosa dal fondo dell’aula mentre ti proclamavano chirurgo per davvero,al giorno in cui risolta l’ansia del lavoro hai cominciato a pensare che dovevi davvero affrontare questa grana della paternità e che ti dovevi dimostrare forte,sicuro e che non potevano esserci problemi,perchè sei un medico che conosce medici e che può offrire il meglio alla moglie in dolce attesa.Bè volevo dirti una cosa.
CAZZONEEEEEEE!
Non hai pensato un solo secondo in questi nove mesi a che cosa sta per capitarti,hai ridipinto la stanzetta, hai montato gli stickers con gli animali e dei quadretti che più che altro piacciono a te,non hai ristudiato l’esame di ginecologia solo perchè hai bene impressi i pensieri che hai avuto appena chiuso il libro..”ma che so matti…Gesù..non farò mai il ginecologo”;non sai nulla di bambini,di allattamento, di svezzamento, di donne, di mogli, di padri, di nonni, di passeggini, seggiolini,isofix, biberon,creme cambio, sterilizzatori, tiralatte,ciucci,tettarelle, mutande da partoriente,laghi di latte tra le lenzuola,clisteri,omogenizzati e body. Ma soprattutto non sai nulla di te, di come reagirai,di cosa diventerai,di quanto sarà difficile lavorare e campare, di tutto quello che potrebbe capitare e di quello a cui dovrai rinunciare. Un imbelle,un allocco,tutto fiero del suo pezzo di carta,che ti preannuncio non ritirerai mai perchè non avrai tempo. Niente sarà più come prima. Preparati coglionazzo!
Ma il mio messaggio non è questo.Volevo dirti,alzati e vai sul divano,dai un bacio a quella che al momento ti sembra un avvenente tricheca. Lei è la chiave di tutto. Lei a cui tutti hanno sempre detto cosa fare,tra qualche giorno prenderà per mano il coglione che sei e la bimba che metterete al mondo e ti mostrerà la via. Certo a modo suo, un vaffanculo qui e lì,una rispostaccia acida come buongiorno per qualche mese…ma è lei che tiene il timone, tu stai zitto,mozzo e paga le bollette. Non farti domande, non alzare la testa, non pensare di scappare. Non meriti di più, sono loro che ti fanno una cortesia dandoti uno strappo lungo il viaggio. La donna che hai conosciuto a Venezia sta sbocciando,avrà la forza di allattare e dimagrire 30 kg, di lavorare e addormentare la bambina,di cucinare ed educare i nonni, di lavare montagne di vestiti e gioire delle tue minchiate. Perchè si,nulla sarà come prima,ad eccezione che tu resterai un cazzone e andrai sempre alla ricerca di minchiate da condividere con lei.
Lei ha lo sguardo oltre quelle quattro mura,oltre le montagne di peli che il cambio di muta di Nana tenterà si seppellirvi, non si curerà dei giorni in cui ti addormenterai ogni 10 minuti,in cui non parlerai o in cui manterrai il monociglio spasmodicamente incurvato.Non si curerà di te che chiedi di andare al Monday o che ti spruzzi l’autan al posto del deodorante.Ma si concentrerà su ciò che insegnerai a sua figlia,guarderà come saluterete quegli stessi stickers della cameretta ogni notte prima di dormire,guarderà la quantità di foto inutili e indispensabili che ti spingeranno a cambiare l’ennesimo telefono,guarderà il sorriso immotivato e contagioso che solo tua figlia saprà darti e accetterà,suo malgrado, una vita sulle montagne russe, di amore folle e odio cieco.
Ma non lo fa perchè vuole un padre per i suoi figli,ma sappi che tra un anno,esattamente il 18 luglio 2018,dopo l’ennesima litigata,dopo 18 anni insieme, lei ti manderà un messaggio,dicendo che è innamorata di te,che ancora quando torno a casa con la camicia pensa “Che bello”e “come sono orgogliosa di lui”.
Sai che cosa risponderai a questo messaggio??
“I fagiolini che hai comprato sono una vera merda.”
E forse dovrei chiudere qui anche la comunicazione.Ma visto che voglio avere la certezza che il messaggio arrivi,voglio essere più esplicito.
Basta cazzone,torna sulla terra, alzati dalla sedia e vai sul divano e dalle un bacio, dille che andrà tutto bene, che la bimba non nascerà durante il matrimonio dei Picozzi ma quando sarà il momento e voi sarete pronti. Dille che penserai a tutto tu, fatti vedere sicuro,tanto spesso in passato c’è cascata.Anche quando le si romperanno le acque,stai tranquillo,falle fare una doccetta e vedrai che andrà tutto bene.
Ma soprattutto smettila di obiettare, di parlare, di bofonchiare, di lamentarti,di divincolarti,se non riesci fingi,ma fai silenzio. Sei sposato,sarai padre e in nessun modo questa situazione sarà un vincolo per te. Farai quello che devi, sceglierai quello che vuoi, con una naturale sincerità che non hai ancora conosciuto. Lei vede oltre, tu hai sempre avuto quel naso ingombrante ad offuscare il percorso,per questo ti sei sempre preoccupato del presente.Lei vede oltre,fidati,dalle la mano attraversate la strada insieme,non sarà facile,tu paga le bollette e smettila di borbottare..
La sensazione che hai sempre avuto,che in un modo o nell’altro te la caverai è legata al fatto che quella stessa percezione è nata quando siete nati voi due,tu da solo moriresti sieropositivo sulla battigia di qualche spiaggia indonesiana,tu con lei te la caverai, diventerai la persona che stai cercando.
Tra qualche mese ti si accenderà una luce in quel cervello tarlato,poi un’altra poi un’altra ancora..arriverai al giorno in cui ti sto scrivendo con una visione lucida e divertita della tua vita che non vedrai l’ora di mandarti un messaggio,mio carissimo coglionazzo.
P.S.
Alice per tua fortuna, prenderà da te solo il naso.
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Scherzo,coglionazzo.”