Cara Cecilia, ora ti spieghiamo le cose come stanno:
La scienza ci viene incontro e ci da una spiegazione plausibile a questa scomoda situazione che si è andata delineandosi nel tempo: tu che ti innamori di Valerio, quel nostro adorato panzerotto lungagnone buonista e minestraio.
Studi internazionali hanno dimostrato che l’attrazione e l’amore attivano regioni diverse del cervello, prima si accende un’area chiamata “insula” e in un secondo momento una zona detta “nucleo caudato”.
Per cui ecco com’è andata.
Cecilia in quella lontana mattinata primaverile di 6 anni fa correva beata allo Stadio dei Marmi con la sua amica Flavia e l’adorata cugina Ilaria.
Lo sport libera la mente, abbatte lo stress e la compagnia degli amici aumenta la probabilità che esso venga percepito come piacevole e divertente.
Nient’altro che una trappola meschina.
Quelle che tu chiami “le mie testimoni” ti hanno trascinato nella più vile delle imboscate.
La primavera avanzata, il sole, le risate e la soddisfazione nel prendersi cura di se stessi hanno fatto il resto.
Eri già in una tempesta di ormoni, endorfine scintillanti si passavano il testimone tra un neurone e l’altro. Eri pronta e ricettiva.
E qui entra in gioco l’esemplare che noi chiameremo VALE (acronimo di Valerio Adorato Lungagnone Egocentrico).
Il VALE è un raro esemplare avvistabile con il suo branco di pachidermi soprattutto nelle ore notturne tra le palestre di Roma nord, di giorno, è piuttosto schivo e raramente lo si vede fuori dal suo studio in Prati se non per dovere di rifocillamento ed abbeveraggio accompagnato dal suo canuto Zio.
Quella mattinata che vi ha portati qui il VALE era effettivamente fuori dal suo habitat, concentrato sull’ essere sempre più sodo, bello e tonico, correva spensierato inconscio della magia che lo attendeva.
E fu così durante un galeotto giro di campo guidato dai loro feromoni che li ha spinti l’uno verso l’altro, che lo sguardo di Cecilia incrociò il VALE e fu subito un esplosione.
La dolce Cecilia non aveva mai visto niente di cosi dinoccolato che portasse fiero i tratti del protagonista dei suoi pomeriggi a catechismo.
Dal canto suo il VALE non aveva mai visto niente di così minuto, così simile alle principesse Disney che gli hanno tormentato l’esistenza.
Come una lampadina che si accende,
Come un linguaggio che all’improvviso si comprende,
Il riconoscimento di qualcosa che cercavi.
Un po’ la pace e un po’ il caos.
Una funzione superiore che solo il cervello umano può sviluppare.
L’insula e il nucleo caudato, si attivano negli innamorati, si accendono e rilasciano una cascata di neurotrasmettitori che ci drogano e ci cambiano per sempre.
Dalla tempesta che travolge l’insula nell’innamoramento, il cervello elabora quel vissuto nel caudato e finisce per attribuirgli un valore che è quello che oggi siamo qui a festeggiare: cioè, il vostro amore.
Sono sostanze che ci danno piacere, benessere, quel tipo di sensazioni che si hanno quando si è soddisfatti e completi, quando ci si merita un premio o si è mangiato qualcosa di squisito.
Al tempo stesso, la tua scusante cara Cecilia, è che gli innamorati perdono la capacità critica: le zone frontali razionali sembrano “morte”, poiché non si attivano quando si incontra l’anima gemella.
E alla fine anche l’amigdala si sente in dovere di intervenire: insomma, quando ci si innamora veramente, scompare la paura, non si ascoltano i consigli altrui.
Ed è per questo che eri spacciata!
Lo sguardo sornione del VALE e la sua parlantina coinvolgente scalfirono la corazza di ghiaccio della principessa Fiona Rapunzel Cenerentola e ciò che non poteva accadere, accadde.
Tu Cecilia parlasti.
Avevi vissuto buona parte della tua vita in silenzio e sarebbe bastato resistere quella mattinata e non ti saresti imbarcata in quest’avventura.
Mai parlare ad un VALE, da lì alla fine della conversazione potrebbero passare ore, giorni.
Mai dargli il numero di telefono.
Mai accettare passaggi in motorino.
Mai accettare inviti ad innocenti caffè.
Potresti non avere più indietro la tua vita.
E così, infatti, fu.
6 anni di incastri con il lungagnone, di interminabili partite di basket seguite da cene con il branco di pachidermi, 6 anni di Natali caciaroni con parenti che non si sa perché vogliono conoscerti, di serate che diventano sedute psicanalitiche, di miliardi di film senza i quali avevi vissuto benissimo (comprese tutte le principesse di cui sopra). 6 anni di vita appassionata.
Insomma Ceci è tutta colpa di quella scintilla nel tuo cervello.
Per fortuna però, noi siamo tutti qui a testimoniare che quella scintilla è ancora accesa, la vediamo brillare nei vostri occhi e vi mantiene vivi e pulsanti, l’uno per l’altro. Il vostro nucleo caudato lo vedo sorridente su un’amaca che se la spassa con un margarita in mano, ha fatto tutto quel che doveva e vi ha mostrato tutto il suo potenziale.
Ora sta a voi ricordarvi chi siete insieme. Anche perché i vostri nuclei caudati mi mandano a dire che potete fare di meglio. Perché da oggi quei turbamenti che sentite, principalmente legati ai borsoni del basket lasciati in giro, da domani diventeranno parte integrante della vostra vita insieme.
Sarete voi due contro una montagna di panni sporchi.
E appena messi via i calzini ci saranno i progetti di Cecilia lasciati in giro.
E finiti i progetti bisognerà accettare di avere dei bifolchi a guardare partite NBA alle 4 del mattino.
E dopo i bifolchi arriveranno i marmocchi e le notti insonni.
Sarà una meravigliosa avventura.
Saranno coccole, sospiri e compromessi.
Sarà tutto quello che state aspettando da 6 anni.
Sarà una vita insieme.
Auguri sposini adorati. Vi auguriamo 100 di queste scintille.