Punkarre Entertainment Zoo II

A Smooth Sea Never Made a Skilled Sailor

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BOZZA OTTOBRE 2014

Scrivo dalla mia scrivania di Muffa, in pesante legno massello e zampe di ikea riadattate,mentre i fumi saturi di beclometasone dipropionato e N-acetilsalicina tentano di penetrare i miei seni mascellari oramai obliterati da germi che in barba al mio uso sconsiderato di antibiotici hanno trovato un angolo di mondo in cui vivere sereni.Non ne uscirò mai..sono condannato ad una vita di dolori,cefalee e muco…tanto muco.Quando morirò l’unica gioia sarà proprio portare con me questi stronzi batteri nel forno crematorio. Bye Bye cocchi belli.

Mi sento malato fisicamente e mentalmente e di certo non aiuta avere Orso vicino.Ho sempre pensato che i sali che si usano nei film o nei fumetti per far riprendere le persone da uno svenimento dovessero avere un odore veramente nauseante tale da indurre il risveglio poi è arrivato lui e ho capito che non potevano essere peggio delle sue loffe.Di anno in anno Orso si è evoluto,e quelle che erano semplici flatulenze legate ad una sana digestione sono oggi considerate minacce biologiche..”los Petos de la Muerte”..come li chiama il Cartello Messicano (scusate ma sto sotto a Breaking Bad)..e puntualmente possono svegliarmi dal sonno,rovinare una cena,un bel film o del sano sesso…Orso e i suoi venti venefici sono una delle piaghe di casa mia.Non voglio lamentarmi,mi sto confidando…è ottobre 2014,stiamo per lasciare la nostra bellissima casa..tra qualche giorno dovrebbero farmi sapere dove verrò assegnato per i 6 mesi di tirocinio nella rete formativa e cosi sono un pò qui a tirare le somme,nostalgico,di questi 2 anni vissuti nella casa perfetta con la famiglia che ho scelto.

La casa è stata presa in una giornata infausta,una giornata passata tutta al Policlinico dietro a Valerio,collassato più volte dopo una sbronza colossale al cinogiapponese con me,vitto e valeEsp.In una lugubre mattinata di paura e incertezza decidemmo con Fede di cogliere l’occasione e andare a visitare l’attichetto che si era appena liberato nel palazzo a fianco al nostro.Era casa nostra,lo capimmo subito…così con l’aiuto dei genitori facemmo l’offerta il giorno stesso e quella casa divenne casanostra.L’aspetto peggiore di un appartamento preso in affitto è che sai che non è tuo nè lo sarà mai…ma,almeno io,non posso fare a meno di pensare che sarà casa mia fino al giorno in cui avrò scelto di andare via.

E’ un dolce inganno,ma resta un inganno.

Per quello mi volevo lamentare un pochino…ad esempio delle serrande elettriche che fanno troppo rumore durante i temporali o dei pensili della cucina che gracchiano,di Nana che impazzisce ogni sera,delle tonnellate di peli con cui conviviamo,della nostra vicina squilibrata con cui litigo ogni due giorni o di quel merdoso ascensore a cassa da morto…cerco alibi,ricerco il marcio e non trovo nulla…

….Abbiamo vissuto qui dentro due anni meravigliosi..

Anni fatti di cene in terrazza e sbronze con amici e parenti…di corse ai vivai per rendere il nostro terrazzo il giardino che volevamo..eroiche difese da invasioni di api,funghi,formiche e piccioni…anni di alberi di Natale meravigliosi e cenette ragionate su misura per coccolarci,a volte deliziose leccornie d’alta cucina e a volte mondezza comfort food,fino a cene di solo gelato.Abbiamo goduto ogni centimetro di quest’ appartamento…abbiamo fatto l’amore in ogni stanza,mangiato su ogni superfice,fatto lunghi bagni invernali nella vasca e goduto di ogni domenica che ci hanno regalato.Il frigo racconta la nostra vita di ogni giorno,tra biglietti d’auguri,polaroid,volantini di pizzerie e ristoranti giapponesi,motti filosofici,numeri di tatuatori o programmi di diete o palestre e i ricordi dei nostri viaggi.Abbiamo travolto queste stanze di risate,di abbaii,di urla e imprecazioni,ci siamo raccontati tutto ogni giorno…tra queste mura.Questa casa è il forziere dei nostri segreti e della nostra intimità.

Pochi anni fa Nonno Alfiero se n’è andato,credo si sia reincarnato in qualche bambino appena nato dall’altra parte del mondo con delle sorprendenti sopraciglia..tra le sue eredità materiali ci ha lasciato un pezzo della sua casa da cui sta nascendo la base per una vera “CASANOSTRA”,una di cui io e te saremo proprietari ed ideatori.Una casa in cui sognare senza paura di trovarsi un giorno di fronte a quel misero inganno.

E’ quasi un anno che siamo sulle tue tracce..Chissà dove sei ?

 

Riprendo ad un anno di distanza,Novembre 2015.

La situazione è leggermente cambiata,quella casa non esiste più,Orso ci ha lasciati,ci siamo sposati e tra due giorni entreremo nella nostra nuova casa.Insomma un anno come un altro…

Solo la sinusite è ancora mia sorella.Solo i cocchi se la spassano ancora con me.

Un anno di cambiamenti e sacrifici,un anno di Rimini e di 800 km ogni 15 giorni,di weekend frugali come fossi un ladro in libertà vigilata,di silenzi che soffocano un mare di parole e di una vita,come quella che ho descritto prima,messa in pausa con la stessa semplicità con cui preme il tasto su un telecomando.

Pensavo di essere nato nel posto giusto,in una famiglia fortunata,con un fisico e un intelligenza sufficienti a farmi realizzare in quel che volevo.Pensavo di essere una persona tonda,armonica,semplice.

Ora mi trovo in difficoltà,sono stanco come non lo sono mai stato..

Un anno di distanza e di vita in pausa cambia,fa pensare anche quando non vuoi.

Soprattutto se il tuo cuore tondo ti dice di sposare una persona quadrata.

Eh si,perchè le persone tonde come me,se la cavano,rotolano via,sgusciano tra le insidie e  ne vengono subito a capo,per arrivare in cima alla montagna ci mettono tempo,ma piano piano con tanto lavoro e un obiettivo in mente sanno che ci arriveranno.Dalla cima in cui si sentono realizzati è un attimo rotolare giù e ricominciare da capo.Ma siamo fatti così,ci sentiamo Dio e una merda nella stessa giornata.Anche più volte al giorno.

Le persone quadrate no,le persone quadrate no,ogni passo,si fermano di nuovo,ritrovano un altro lato di loro,e ricominciano a riflettere,ce la farò,andrò avanti o meglio andare indietro.Un quadrato quando è fermo è inattaccabile,è in pace, è al sicuro.Ha conquistato il suo spazio nel mondo e per cambiare lato vanno sempre trovate delle valide motivazioni.

Le persone tonde non hanno motivazioni alla base del loro movimento,spesso si muovono e basta.

E allora perchè mai le persone tonde dovrebbero fermarsi con le persone quadrate e soprattutto perchè mai le persone quadrate dovrebbero muoversi con le persone tonde??

E così ho pensato ad un gioco che mi è sempre piaciuto,quei giochi che si danno ai bambini fino ai 3 anni.Riconosci la forma e mettila nello spazio giusto.Mi ricordo che mi dava molta più soddisfazione far entrare le forme sbagliate che trovare quella che era la combinazione perfetta.Un cerchio in un cerchio lo vedrebbe chiunque e due persone tonde sono destinate a scappare via insieme sempre,senza mai fermarsi.

Ma se ti accorgi che il cerchio può entrare nel quadrato o viceversa??Ancora ricordo quella soddisfazione..era una meraviglia,era magia..mi guardavo intorno pensando di aver fottuto il sistema…avevo trovato una soluzione migliore dell’unica soluzione!

Un cerchio in un quadrato si incastra.Se è della giusta dimensione.E crea qualcosa di nuovo.Crea una forma nuova,in cui il quadrato da la stabilità e il cerchio al suo interno gli da la forza di rotolare qualche volta di più.

La nostra prima casa è quasi pronta.E li potremmo essere quadrati.

La riforma del lavoro dei medici richiederà nuove assunzioni.E li dovremo essere rotondi.

Il nostro mutuo è una certezza per i prossimi 20 anni e li dovremo essere quadrati.

Il tuo ristorante è una meravigliosa certezza e io in un anno ho operato più di 200 Riminesi,siamo stati piuttosto rotondi e dovremo continuare ad esserlo.

Il viaggio in Birmania è saltato perchè finalmente abbiamo l’occasione di affrontare le nostre paure.Ora dobbiamo essere quadrati,poi diventeremo rotondi.

Quella vita semplice e lineare non esiste più.E forse a dire il vero non è mai esistita.Eravamo troppo felici per affrontare il mondo.Ora siamo di fronte ad un’occasione irripetibile,la realizzazione del proprio sè attraverso noi due.Siamo in ballo,siamo in mare,siamo in volo,siamo sul mercato,siamo in gioco,non saremo mai più solo tondi o solo quadrati.Saremo sempre un momento uno e un momento l’altro.Basterà capirlo quel fottuto  momento.

Ora apriamo quel portone mio caro quadratino.E cominciamo a lottare.Sono stanco ma mi riposerò domani o il giorno dopo.Spalle larghe,mangiamo merda e coltiviamo fiori.Andiamoci a prendere il nostro spazio.E’ una fatica di merda,lo so,ma ne vale la pena.Ne sono certo.

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Questa voce è stata pubblicata il 29/11/2015 alle 18:27 ed è archiviata in Uncategorized. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

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