Punkarre Entertainment Zoo II

Ballando nudi nei campi della mente

Conto i minuti che mi restano da dormire,li conto come se fossero le ultime gocce d’acqua nella mia bisaccia in una traversata interminabile del deserto,..conto i minuti e sono un dono,mai come adesso me ne rendo conto.Ho passato tutta la mia adolescenza a dire che no avrei dormito un minuto più del necessario,che non avrei sprecato tempo e non mi sarei mai addormentato con il sole alto in cielo.Rimini mi ha fatto rimangiare ogni singola certezza della mia vita.Da lì in poi mi sono addormentato su ogni superficie che un minimo mi accogliesse…divani,scrivanie,cani,persone..il concetto di base era abbandonarsi  al sonno e al meraviglioso mistero che lo accompagna.

Conto i minuti e mi godo quell’abbandono,so che a breve tutto cambierà e questa fittizia pace creata dai miei generosi neuroni scomparirà come le nuvole in alta quota.

Mi sento toccare,anzi mi sento spingere..una spinta strana e indecifrabile,sufficientemente fastidiosa da svegliarmi ma assolutamente inefficace a produrre qualsivoglia spostamento.Mi rendo conto che è insistente,riporta i miei pensieri sulla terra,torno dal deserto in cui mi godevo le gocce d’acqua che solo io possedevo e mi accingo a prendere una decisione.Fingere di non sentire o reagire…magari uno spintone..un vaffanculo…o un “Aoooo…ma che è vojo dormììììì”.Qualcosa tra i miei generosi e sorprendenti neuroni mi spinge a cercare una terza opzione.Li vedo con gli occhi imploranti chiedermi di aprire gli occhi…uno di loro mi dice “Stai tranquillo..non te ne pentirai…”

Così con cieca fiducia,la stessa che hai negli amici di una vita e che sai che ti stanno spingendo a fare l’ennesima cazzata,a bere l’ennesimo bicchiere…apro gli occhi..

Ci metto un pò a tornare sulla terra..poi è come se venissi trafitto da una freccia in mezzo al petto,come se tutto avesse un senso,come se i minuti passati ad occhi chiusi li rivolessi indietro perchè li ho persi per sempre e non me li ridarà più nessuno.

E’ domenica mattina..la luce del sole avvolge la stanza,passando dall’intreccio della pergola sul terrazzo disegna ombre cinesi in continuo divenire..Olivia è sul letto a fianco a me…mi chiedo come abbia fatto ad arrivarci fin quassù visto che a malapena è visibile ad occhio nudo.E’ accartocciata su di me..punta quei calzini ridicoli a pois che le ho comprato e con la testa contro la mia coscia ripete uno strano lamento probabilmente ereditato dalla madre.Ha i capelli biondi di cui mi sono sempre innamorato nella mia vita,quelli delle ragazze che vogliono conoscere il mondo,luminosi con all’interno mille riflessi,le stanno su con un piccolo elastico rosa con attaccato un orso che le ha comprato la mamma.

“Olivia?”

Basta questa semplice parola e quello che è il lavoro di tutta una mattinata all’improvviso viene mandato al diavolo,come se fosse la cosa più inutile del mondo.Alza la testa e mi perdo,un pò piango..un pò rido..hai gli occhi più scuri di tua madre,un marrone ebano impenetrabile,sono occhi da attrice,sono occhi che parlano e mi fa ridere pensare che tu ancora non lo sai..Alzi la testa e ridi…e io sono nulla…mi dissolvo,ho perso dignità e coscienza di me..non so dove sono,ma so che sono qui per te.

Ti prendo dai fianchi proprio mentre cercavi di salirmi addosso e comincio a mangiarti la pancia come ogni mattina da due anni.E tu ridi come sempre…queste risate sono banconote,sono complimenti,sono successi,sono benedizioni e sono tutto quello per cui apro gli occhi al mattino.

Come ogni mattina mi dici qualcosa che non capisco.E come ogni mattina m’incazzo pensando che non parlerai mai decentemente e che forse con un padre come me ti è andata anche bene…”Uzzo”…Ora che cazzo vuol dire “uzzo”??Le prime parole dei bambini sono sempre le stesse…mamma,papà,acqua,cacca,solenoide….tu invece sei in fissa con “uzzo”…bah..che fossi mezza napoletana con tutti questi zii terroni che ti ritrovi?

Ti poggio sul petto e torno dentro la nostra camera…Nana è sul letto e ha lo sguardo da maniaca del secondo prima di abbaiare..non abbaia però…si limita ad un lamento a mascella serrata che mi rendo conto è lo stesso di Olivia poco prima.Strane domande mi riempiono la mente,la mia Olivia una moderna Mowgli?Parla con i cani? domani va dritta dritta allo Chateaubriand.

Tu sei sulla soglia della porta e ti sei gustata tutta la scena.Hai indosso i Jeans premaman di H&M con la fascia elastica che ti ho regalato e una maglietta a strisce che mi fa subito concetrare sulla tua benedetta quinta e sulla pancia che adesso accoglie un’altra meravigliosa creatura.Hai l’aria di chi ha cominciato la giornata prima di me e una delle cose più importanti che ho imparato da quando sono padre è di farmi i cazzi miei ed evitare domande scomode..ho finalmente imparato a contare fino a 10..questa frase ha senso solo nel momento in cui si diventa genitori…soprattutto di prima mattina.Diciamo che il mio solito “Amore ma che fai già sveglia?” non fa più parte delle nostre conversazioni.

Al tuo fianco c’è Orso..bello come il sole,un pò canuto e un pò ingrassato mi guardi innamorato come il primo giorno…Orso..Orso?…Ozzo?…UZZO!!!!Eureka!!Suonano le campane e finalmente mi rendo conto che agli occhi di Olivia niente è più interessante di quel gigante peloso.E’ ufficiale mia figlia è un’analfabeta e non è interessata al genere umano.Farà la biologa come avrebbe voluto fare il padre e girerà la Namibia sulle tracce di qualche rara leonessa albina mai fotografata prima.Sarà felice e si sposerà un giovane ranger tanzanese.

Ho nelle vene un pò di Aulente di SanPatrignano,i Sigur ros sotto e un pò piango  e un pò rido nell’immaginare qui dalla mia casetta riminese in uno dei periodi più incerti della mia vita il futuro che vorrei.Non so se Olivia esisterà mai,se quella sarà la sua prima parola,se incontrerà mai i miei cani…ma ho capito in questa fredda serata solitaria che non voglio aspettare un altro minuto senza costruire la nostra famiglia.Sono pronto,sono tranquillo…sono sereno.Ho smesso di nascondermi e raccontarmi bugie.Sono fortunato ad avere una donna che ha deciso che valesse la pena aspettarmi.Ti amo e vorrei tanto aprire gli occhi così domani.

sionacosgnappi

Questa voce è stata pubblicata il 15/03/2015 alle 00:03 ed è archiviata in Uncategorized. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

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