E’ il 6 gennaio,sono le 11 di mattina,apro gli occhi e i pensieri sono stranamente molteplici:ho un mal di testa di Gesù che mi sono meritato soprattutto per aver proposto di iniziare la serata con un litro a testa di slalom,neanche avessi 14 anni…che cos’è questa musica..Paolo Conte a tutto volume..noooo…la vicina divorziata è in fase depressiva..e comincio a pensare sia contagiosa…la Befana non mi ha portato un beneamato cazzo,come se,se uno cambia temporaneamente domicilio perdesse il diritto di avere la calza,ma che cazzo di sistema è?fottuta befana,sai bene che con le tue caramelle vado avanti almeno un paio di giorni a gennaio.Nota:uscire e comprare una calza,che il giorno della befana sono in offerta.Che poi le buttano immagino…le buttano???devo rapire il commesso bangladesh della frutta,o almeno aspettarlo fuori…e farmi dire dove e quando avverrà questo trasporto di calze della befana invendute.(Ricorda: noleggiare un amico blu..forse due..trovare un complice incensurato).Questa povera donna va aiutata..almeno a cambiare musica.Se do un pugno al muro dovrò parlarle e questo non mi va.Proverò con la telecinesi…”Spegni questo cazzo di stereo e esci che c’è il sole…”
Riapro gli occhi alle 14,lo sforzo telecinetico mi ha fatto dormire altre 3 ore.Ma non sento la musica,quindi credo di avere dei poteri.Stamattina le mie percezioni sono a mille,niente vomito,sole alto nel cielo,latte e cereali pronti sul tavolo.Quanto cazzo sono bravo a godermi il tempo libero.Dovrei insegnarlo all’università.O almeno ad un corso serale in municipio,li chiamerei corsi per persone libere nel loro tempo libero.Forse meglio un libro.(Ricorda: trovare un agente.Smuovere conoscenze altrimenti potrebbe essere un flop).
Ho il frigo pieno di merda e 4 pacchi di sfoglie per lasagne che Fede ha comprato in più.Lasagna alla merda?Forse no…meglio scongelare gli hamburger..
Sono a Rimini da 2 mesi e posso dire di aver fatto la scelta giusta.La mia testa sta cambiando ogni giorno un pochino,si apre…sento di nuovo la macchina che si riavvia,qualcosa imparo,qualcosa disimparo.Sto lavorando su di me e mi sto psicanalizzando…il tempo di solitudine è benedetto..proprio come questo pomeriggio..mi faccio tante domande e arrivo alle risposte per caso dopo settimane.Si capisco che per tanti di voi questa è la normalità.Ma non lo era più per me.A Roma mi ero fermato con il corpo e con la mente.Non che rimpianga un solo giorno dei miei 31 anni,ma la paura della routine,di avere davanti solo scelte obbligate e già scritte mi aveva spento.Sono contento di essere partito,sto mettendo alla prova tutti i rapporti che avevo e da qui ne riesco sempre ad apprezzare di più la consistenza.Sono circondato da persone che amo profondamente ma che rischiavo di allontanare per noia o per paura di accettare i cambiamenti.Ci deve essere qualche trauma infantile alla base.(Ricorda:accusa i tuoi genitori di qualcos altro che poi capirai).Non accettavo di non avere più 19 anni, non accettavo che da un giorno all’altro serate come questo meraviglioso capodanno riminese diventino solo ricordi per farsi quattro risate.Volevo avere maggiori responsabilità sul lavoro,in cui mi sto vedendo crescere e realizzare e non capivo perchè una crescita parallela nella vita personale mi terrorizzava.Uso l’imperfetto perchè queste sono conquiste recenti.Annuncio che il mio animo si è placato e rasserenato.Cogliere delle occasioni come questa parentesi romagnola mi ha insegnato che sono sempre in tempo per stravolgere le mie abitudini,parola che voglio considerare solo nella sua accezione positiva.Qualcosa da fare frequentemente e con gusto,un pò come aprire e chiudere panze.Sono e sarò sempre in tempo per sbronzarmi,sono in tempo per sposare Tribbi e diventare papà,sono in tempo per viaggiare e sono in tempo per passare di nuovo una serata con tutti voi.Sono padrone giocatore e tutto quello che avevo da puntare l ho già messo sul piatto inconsciamente tanto tempo fa.In uno di quegli slanci che ogni tanto mi colgono e di cui sono innamorato.Le conseguenze in realtà non esistono,esiste solo la realtà che scegli di vivere.Un pacchetto completo di gioia e rotture di coglioni.Amabili rotture di coglioni.Non sono diventato un prete,anche se qui a Rimini vado forte tra i malati perchè pare che vedano in me padre pio,sono più consapevole e libero.Operare è il mio lavoro.Voi,Tu,siete la mia vita e sono contento di apprezzarlo fino in fondo finalmente.Voglio rimediare a un pò di errori.E forse prendermi delle responsabilità,magari fare delle scuse.Ma sono fatto così,devo sbattere il muso contro la mia verità.Desidero conoscermi più di ogni altra cosa,è l’unico modo di conservare la mia tranquillità.(Ricorda: cambiare pusher).
E’ quasi ora di cena,ed esclusa la lasagna alla merda mi serve un piano B.Non ho parlato di tante cose di cui mi ero ripromesso,la mia bellissima e amorevole casa,le mie strade segrete dove parcheggio e le lunghe passeggiate congelato con le cuffie a tutte le ore del giorno e della notte.Degli orari proibitivi,delle nottate di urgenze,del mitico dott.Viola,di Filippa la mia chioccia,del calcetto con i ferristi,dei giri in bici e delle corse al mare…degli infermieri eccezionali e di tutti gli interventi che abbiamo e ho fatto in questi mesi..della spesa sistematica in centro e dei commercianti che comincio a riconoscere,dei viaggi in treno infiniti.Questa è una breccia da cui dare un’occhiata a cosa succede da queste parti.Volevo da tanto buttare giù due parole.Ma è sempre così difficile..
…inutile dirvi che sto cantando Paolo Conte da stamattina.Maledetta zitella
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