Punkarre Entertainment Zoo II

Il tracollo del regime e la nascita di Vittorio Speranza

Sei nato di I°Ottobre,un sabato mattina anomalo,caldo come fosse una domenica di luglio e per questo forse ti abbiamo trascurato,sentendoci tutti un pò in vacanza..io e fede eravamo come al solito a fare gli zingari al parco dell’aniene con Orso e Nana,Coti a Barcelona a sbronzarsi con la squadra Gajarda,i nonni e tuo fratello Pietro si godevano il Bioparco e nessuno si sarebbe mai aspettato che proprio in quelle ore,di riposo e relax,tu avresti chiesto spazio e avresti voluto cominciare a vivere per davvero.

Dopo lo gnappo soffice che ti ha preceduto,tutto sembra diverso,ai tempi di tuo fratello eravamo tutti in allerta,tutti pronti a scattare…con te  siamo tutti un pò maturati,ma non per questo non ti aspettavamo.Anzi,voglio che tu sappia che un intero popolo confidava in te…poi lo leggerai sui libri di storia alle elementari,ma il periodo della tua nascita ha coinciso e favorito senza dubbio il declino della tirannia spietata dello Zar Pietro di via cimone.

Il malcontento ,a quei tempi,si respirava per le strade,negli asili,un pò nelle case di tutti…erano tempi bui,si parlava di recessione,economica  e morale…

Ma come sempre,è nei periodi più bui della storia che l’uomo reagisce e si reinventa…fu un periodo di grande fervore intellettuale,la società italiana,per una volta,si rivelò unita e decisa a trovare una soluzione ad un problema comune.

Il popolo reagì e dal suo seno sorse un movimento rivoluzionario chiamato “TNEPMM” (TuNonnaE’PrimaMiMadre) dalla celebre frase del fondatore,tuo zio,risposta concreta a quel clima di dissenso nei confronti del regime assolutistico che pretendeva pizzette,ovetti kinder e “na surprisina” tutti i giorni e che obbligava la nonna a orari da schiavitù coloniale.Il motto del movimento era “Basta” (qui una foto della maglietta con lo slogan,boom di vendite in tutto il mondo),dovevamo intervenire,dovevamo tornare a respirare l’aria pulita di città giardino.E in particolare di casa mia e del mio balcone.Perchè tu non lo sai,ma gran parte della tua vita intrauterina l’hai trascorsa a via monte nevoso a casa dei nonni,anche se un pò accampati abbiamo convissuto tutti insieme,come quelle famiglie americane dei film,ed è proprio in quel periodo che la morsa del regime si è fatta più soffocante.Quando avrai un paio d’anni e comincerai anche tu a parlare con Orso,come fa ora tuo fratello,gli potrai chiedere com’è andato quel periodo…lui forse per quel tempo avrà finito le sedute dallo psichiatra canino e ti potrà dire con certezza che più dell’abbandono materno è il vivere con un nano pazzo ad avergli slatentizzato le ultime 2-3 psicosi che gli mancavano.

Qui alcune immagini prese dall’archivio storico della Rai,ritraggono i cerimoniali in uso all’epoca del dominio dello Zar di Montesacro:

Utilizzava sempre e comunque mezzi di trasporto di altissimo livello,qui con una moto blu di rappresentanza.

Nelle occasioni mondane per dimostrare di essere superiore non voleva che i suoi piedi toccassero lo stesso terreno calpestato dal popolino…

Qui durante il discorso di fine anno in tv dove dopo aver riferito al paese che stava trascorrendo le festività in “una bela casetta in montagna co zio matteo e ozzo” fece uno dei gesti oramai più celebri,”il pernacchione alla crisi finanziaria” seguita dal celebre discorso “Manny è mio e pure kello là,e pure kello,molla e sgomma…

Il piano inizialmente era uno solo:

– Colpo di stato:avremmo ripreso il potere con una rivolta profonda e silenziosa,prima svegliando lo zar mentre dormiva quelle 2 ore a notte,poi avremmo pagato una tata vera al nano riprendendo un pò di nonna tanto da avere almeno assicurata una spesa a settimana.Piano piano,facendo un opposizione attenta ma decisa tutto si sarebbe sistemato.Ma il problema era il tempo…ci sarebbero voluti anni..e forse solo le elementari c’avrebbero salvato.

Per questo passammo al piano B: Creare un’alternativa di governo credibile.

Idea geniale anche se inizialmente potenzialmente spaventosa: “e se uscisse un altro Pietro?”

Il terrore trapelava da ogni articolo della stampa nazionale  e non,epico fu il giornalino del IV municipio che sentenziò:”Non vogliamo altri padroni” titolone di un articolo della metà di febbraio..ma il Comitato TNEPMM si oppose e alla fine convinse tutti.Era l’unica possibilità.Dovevamo provare.HOPE fu il motto della campagna che precedette il referendum (qui le magliette).Era fatta,avevamo deciso ora bisognava solo sperare.Nascesti nel silenzio di quella giornata di sole,in maniera talmente spontanea,rapida e veloce da far pensare che le cose stessero finalmente per cambiare,che un altro mondo fosse possibile davvero.Ed è proprio sulla scia della speranza di quella mattinata che prendesti il nome di Vittorio.Unica credibile alternativa al Duce degli anni zero.Quando seppi della tua nascita feci una corsa in vespa per venire a vederti.Per capire se davvero eri l’Alternativa.E capii subito che lo eri.Feci una corsa sulle scale del dipartimento di ginecologia mangiando i gradini di quattro in quattro e per 5 minuti ti ebbi soltanto per me.
Eri un fagotto dolce e aggrazziato che ronfava beato tra bambini urlanti.Sembravi a tuo agio.Sembravi arrivato al posto giusto nel momento giusto.Uscii e gridai al mondo della tua nascita…tutti lo seppero e a breve quel vetro che ti separava da me venne circondato da centinaia di parenti,amici,compagni partigiani,giornalisti e semplici curiosi.Tant’è che potevamo vederti solo pochi minuti al giorno.Una specie di piccolo Buddha.
TU eri il futuro.
Ti scrivo a quasi 3 mesi dalla tua nascita.Ed effettivamente hai cambiato il mondo.Non in apparenza.Ma nella sostanza.Sei un uomo di classe,Sempre in ordine ed elegante.Sei discreto,ma non ti manca mai la voglia di ridere.Ed è questo quello che mi piace più di te.Quando non dormi,ridi.E’ piuttosto anomalo in una famiglia di orsi trovare un membro così diverso.Ma come ti ho detto prima,in tanti ti aspettavano.
Da qualche tempo hai cominciato a vedere,a riconoscerci e a studiarci.Sei stato battezzato con trafila Chietina e forse pochi giorni fa hai cominciato a capire di avere una mano.Hai visto il tuo bisnonno e passato il Natale in montagna.Hai 3 mesi e una vita niente male.Inutile dirti che se al momento mi vedi più impegnato con tuo fratello lo Zar,è solo per darti il tempo di crescere e raccogliere le forze di cui avrai tanto bisogno.Appena starai in piedi sulle tue gambe comincerà la battaglia,inutile dirti che sarà dura…vi affronterete nel corridoio di quella bella casetta sull’albero e dovrai ristabilire gli equilibri una volta per tutte.
Non ci sarà più un unico padrone,niente più capriccetti..resteranno soltanto due nani da giardino belli come il sole.Sarà dura Vittorino caro.Ma ce la faremo.
Sempre insieme,te lo prometto.
Questa voce è stata pubblicata il 29/01/2012 alle 20:54 ed è archiviata in Uncategorized. Aggiungi il permalink ai segnalibri. Segui tutti i commenti qui con il feed RSS di questo articolo.

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