Non riesco a spiegarmelo,ma trovo sempre la soluzione ai miei problemi,non so come da quando ne perchè,ma è un periodo in cui non riesco a preoccuparmi troppo,un periodo in cui non riesco a prendere le situazioni sul serio,in cui non sono spaventato dalle scadenze,dai comportamenti,dalle parole,dai gesti,ne capitano sempre tante di cose che potrebbero farmi riflettere impaurirmi..mi spavento per un secondo,mi preoccupo per altri 2,poi si instaura un meccanismo automatico,mi fermo e ragiono..e tutte le volte trovo una via d’uscita,tutte le volte trovo una spiegazione possibile,vedo tracciata la strada da seguire..
Non so se è un problema,e non so a cosa può essere dovuto,se si tratti di una delle tante fasi che descrive Osho,in cui si cominciano a trovare delle risposte,o più probabilmente una fase di transizione,in cui non so cosa fare di me,della mia vita,in cui le mie priorità,sebbene restino le stesse,come poste sulla cima di un albero siano scompigliate da un vento irregolare e dispettoso,che mette a dura prova l’attaccamento delle mie stesse foglie..per cui alcune restano,altre le vedo piano piano allentarsi,e in alcuni casi le vedo scivolare a terra e mischiarsi ad altre foglie…
Ho deciso che la prima rispsota ad un problema dovrà essere il silenzio,ho capito che il mondo per come è costruito punta sulla rapidità delle reazioni,non ti vuole dare il tempo di pensare,ti dice "cattivo"dice"licenziato"dice "disadattato"dice"frocio"dice"finirai senza dare un esame..ti laurerai con UN ANNO di RITARDo…buaahaahaha"…e quindi la reazione è sempre la stessa..oddio,povero me,come farò io non mi vedo così,io sono studioso,sono competente sono simpatico sono bello avrò successo sono destinato a essere felice..come è possibile che nessuno abbia capito tutto questo e mi senta dire il contrario??…..bè la soluzione che ho trovato è quella di non dargli la soddisfazione di essere colto alla sprovvista,è quella di non reagire d’istinto,perchè purtoppo le mie reazioni le hanno costruite poco a poco la mia famiglia,i miei amici,il mondo in cui ho vissuto fin ora,e solo in parte io,che sono il protagonista,il nodo della questione,colui che genera e vive di queste reazioni…per cui la decisione è semplice non voglio essere schiavo di reazioni istintive,voglio godermi le mie reazioni,e voglio stare male e rattristarmi sapendo di averlo scelto,che stare male capita,e mi doveva capitare in quel momento..niente più istinto,non lo regolo io…
Non capisco la gente che si vanta "sai sono un tipo molto istintivo"come ddicono sempre i corteggiatori di uomini e donne..hi hi..essere istintivi significa essere schiavi di qualcun altro,vivere di reazioni non tue..figuriamoci,è sempre una scelta,e una scelta fantastica che oltrettutto mi è appartenuta per una vita..ho sempre reagito d’impulso trovando poossibile solo la prima reazione che vedevo innescarsi in me..e non poche litigate mi sono costate..
Qualcosa è cambiato,e me l ha portato il 2007,mi ha detto di lasciar stare il mondo,di ignorarlo,o quantomeno di ascoltarlo con un orecchio solo valutando attentamente l’importanza che potevano avere le notizie,i giudizi e tutta la sua organizzazione..che ha reso la vita di tutti così complicata e innaturale….perchè non basta essere vivi per vivere?perchè non posso essere io a decidere se sono stato o meno inadeguato?
Per cui di tanti problemi come poteva essere l’uni,lo studio costante e interminabile,una vita lavorativa che si sta incanalando in un modo ma che non so se sarà quello che vorrò,amicizie che sono o sembrano in fin di vita,e una panza che non mi appartiene..bè ho le soluzioni davanti al naso,e sono così ingombranti che mi impediscono di guardare questi stessi problemi con preoccupazione..
Sarà l’incoscienza di un cretino?
Può darsi..
Ma come faccio a saperlo io?
Non so se è un problema,e non so a cosa può essere dovuto,se si tratti di una delle tante fasi che descrive Osho,in cui si cominciano a trovare delle risposte,o più probabilmente una fase di transizione,in cui non so cosa fare di me,della mia vita,in cui le mie priorità,sebbene restino le stesse,come poste sulla cima di un albero siano scompigliate da un vento irregolare e dispettoso,che mette a dura prova l’attaccamento delle mie stesse foglie..per cui alcune restano,altre le vedo piano piano allentarsi,e in alcuni casi le vedo scivolare a terra e mischiarsi ad altre foglie…
Ho deciso che la prima rispsota ad un problema dovrà essere il silenzio,ho capito che il mondo per come è costruito punta sulla rapidità delle reazioni,non ti vuole dare il tempo di pensare,ti dice "cattivo"dice"licenziato"dice "disadattato"dice"frocio"dice"finirai senza dare un esame..ti laurerai con UN ANNO di RITARDo…buaahaahaha"…e quindi la reazione è sempre la stessa..oddio,povero me,come farò io non mi vedo così,io sono studioso,sono competente sono simpatico sono bello avrò successo sono destinato a essere felice..come è possibile che nessuno abbia capito tutto questo e mi senta dire il contrario??…..bè la soluzione che ho trovato è quella di non dargli la soddisfazione di essere colto alla sprovvista,è quella di non reagire d’istinto,perchè purtoppo le mie reazioni le hanno costruite poco a poco la mia famiglia,i miei amici,il mondo in cui ho vissuto fin ora,e solo in parte io,che sono il protagonista,il nodo della questione,colui che genera e vive di queste reazioni…per cui la decisione è semplice non voglio essere schiavo di reazioni istintive,voglio godermi le mie reazioni,e voglio stare male e rattristarmi sapendo di averlo scelto,che stare male capita,e mi doveva capitare in quel momento..niente più istinto,non lo regolo io…
Non capisco la gente che si vanta "sai sono un tipo molto istintivo"come ddicono sempre i corteggiatori di uomini e donne..hi hi..essere istintivi significa essere schiavi di qualcun altro,vivere di reazioni non tue..figuriamoci,è sempre una scelta,e una scelta fantastica che oltrettutto mi è appartenuta per una vita..ho sempre reagito d’impulso trovando poossibile solo la prima reazione che vedevo innescarsi in me..e non poche litigate mi sono costate..
Qualcosa è cambiato,e me l ha portato il 2007,mi ha detto di lasciar stare il mondo,di ignorarlo,o quantomeno di ascoltarlo con un orecchio solo valutando attentamente l’importanza che potevano avere le notizie,i giudizi e tutta la sua organizzazione..che ha reso la vita di tutti così complicata e innaturale….perchè non basta essere vivi per vivere?perchè non posso essere io a decidere se sono stato o meno inadeguato?
Per cui di tanti problemi come poteva essere l’uni,lo studio costante e interminabile,una vita lavorativa che si sta incanalando in un modo ma che non so se sarà quello che vorrò,amicizie che sono o sembrano in fin di vita,e una panza che non mi appartiene..bè ho le soluzioni davanti al naso,e sono così ingombranti che mi impediscono di guardare questi stessi problemi con preoccupazione..
Sarà l’incoscienza di un cretino?
Può darsi..
Ma come faccio a saperlo io?
Matte 1 – CruelWorld 0
Potevo non immrtalarlo sul mio corpo??Per questo sono giunto all’idea del 4°tattoo che andrà sull’interno del braccio sinistro sopra l’"ora sei sveglio"
Sarà il risultato della combinazione di queste due immagini..un panda sdraiato nell’erba e nel bambu,che gioca col bambu ma si gira verso di me e mi guarda come nell altra immagine..
Mi ricorderà di giocare,mi ricorderà che quello che importa è quello di cui ho bisogno io,di trovare il mio di bambu e non accontentarmi di altro,di non perdere tempo a farmi piacere qualcosa..devo decidere per me stesso altrimenti avrò sempre bisogno dell approvazione degli altri per essere soddisfatto,un certo Strobel dice "fidati del tuo stomaco,non degli occhi di qualcun altro"